TREDICESIMO CICLO

Con la centosessantanovesima puntata inizia il tredicesimo ciclo di Ai Amazones. Giorgia e Cristina tornano alle origini della storia femminile con una nuova serie di episodi sulle Dee antiche in Occidente e in Oriente. Quest’oggi vi raccontiamo Cibele, nominata diversamente a seconda del luogo e del secolo in cui veniva venerata. Vedremo insieme come le sue sembianze siano cambiate nel tempo, così come i culti a lei dedicati. Una dea pagana ancora fortemente legata alle caratteristiche della Grande Dea matriarcale.

Vi basta un click per il terzo episodio del tredicesimo ciclo di Ai Amazones sulle dee pagane.
Preparate il sistro e avvolgetevi di fiori, oggi parliamo della potente dea egizia Aset, celebrata come Iside in Occidente, la dea la cui venerazione ha raggiunto ogni capo del mondo!

Ave Iside, gloriosa Dea,
Il giorno è finito e la notte è giunta,
il sole è tramontato e le stelle sorgono.
Questo è il rito della sera,
il rito per terminare il giorno di luce.
Lascia che il tuo strumento suoni
salutandoti con tutti gli onori,
Iside, gloriosa Dea.
Con il fiammifero accendo il fuoco
sull’altare preparato per te,
Iside, gloriosa Dea,
E l’incenso notturno sale, dolcemente mischiato,
per mettermi nell’animo per percepire te,
Iside, gloriosa Dea,
Che sorge dietro di me come una fiamma d’oro
e sfiora la mia schiena con le sue abili ali.
Rendo accessibile la base del mio collo a Te.
Lascia che il tuo portale ti dia il benvenuto,
O Iside, Grande e Gloriosa dea.
Sollevo le mie mani e sostengo il curvo inchino dell’esaltazione,
E mi alzo ancora una volta all’acuto angolo dell’invocazione.
Vieni, o grande e gloriosa Dea,
Vieni nella pienezza di forza e amore,
lascia che il tuo indumento per un attimo vesta Te,
O Iside, dea Grande e Gloriosa.

(Inno sacro a Iside, Piramide di Unas: Piana di Giza, Egitto)

Quarto episodio del ciclo sulle dee pagane di Ai Amazones.
Quest’oggi ci trasferiamo a Cartagine per rendere omaggio alla dea della vita e della morte: Tanit, grande dea punico-fenicia!

Pronte per il quinto episodio del tredicesimo ciclo di Ai Amazones?
La dea di cui parleremo oggi è ormai immersa in epoca patriarcale ma trattiene in sé la triplice funzione della Grande Dea.
Oggi parliamo della dea la cui furia e passione possono dare la vita come la morte e, in alcuni casi, permettono la rigenerazione.
Orecchie tese per la dea lisergica Demetra!

“Demetra mormora antiche parole,
dimenticate da secoli,
parole pronunciate nelle notti senza luna,
quando il buio era più buio,
quando i templi non esistevano
e i riti erano nelle caverne e nei boschi.

Quando le sacerdotesse bagnavano la terra
col mestruo mescolato a saliva,
e davano alla Dea la forza d’uscire dalle tenebre.
Ora Demetra fa il rito delle antiche sacerdotesse,
Demetra fa il rito di Demetra per Demetra,
e sparge in terra il sangue mestruale,
e fa colare la saliva.

La terra ha un tremito,
il suolo vibra paurosamente,
ma la Dea non rompe il rito,
le mani sono artigli,
la pelle dura come corteccia d’albero,
e gli occhi pura fiamma.

Tuonano il cielo e la terra,
si spacca la roccia e appare l’orrida bocca
salgono i miasmi della fetida caverna,
brulicante di ragni, serpi e pipistrelli.“
(Coro delle sacerdotesse)

Nuovo episodio del tredicesimo ciclo di Ai Amazones sulle dee pagane!
Oggi la scena è tutta di Artemide/Diana, dea delle fiere e protettrice delle donne.
Sacerdotessa delle amazzoni e delle “streghe” del cristianesimo!

“Ascoltami o dea augusta, demone dai molti nomi,
soccorritrice nelle doglie, soave al cospetto dei talami.
Sola salvatrice delle donne, amante dei fanciulli, dall’animo gentile,
che acceleri il parto, che fra i mortali assisti le giovani,
Prothyraia, hai le chiavi, accogli affabilmente,
hai caro l’allevatore, gradevole con tutti,
che abiti le case di tutti e gioisci nei convitti,
assisti le partorienti, invisibile, ma visibile a tutti nelle opere,
partecipi delle doglie e gioisci dei parti felici,
Ilitia che scioglie i travagli nelle terribili necessità;
te sola infatti le puerpere chiamano riposo dell’anima;
poiché in te sono i tormenti che liberano dai dolori dei parti,
Artemide Ilitia e la augusta Prothyraia.
Ascolta Beata, essendo soccorritrice da’ discendenza
E salva, come per natura sei sempre salvatrice di tutti”

(Inno Orfico a Prothyraia)

Nella prima parte di un nuovo e doppio episodio sulle dee pagane inizieremo a parlare di Afrodite/Venere e scopriremo insieme che non può essere ridotta esclusivamente a dea dell’amore e della bellezza. Lo sapevate che il suo epiteto era Lucifera? E che Lucifera significa ‘portatrice di luce’? Vi suona strano che lo stesso epiteto verrà dato all’angelo traditore cristiano, padrone dell’inferno, Satana?
Scoprite con noi il perché!

Un clic per ascoltare la seconda parte dell’episodio su Afrodite/Venere.
Scoprite insieme a noi come il patriarcato abbia annientato un culto le cui radici erano matriarcali per trasformarlo in schiavismo e sottomissione femminile attraverso la “prostituzione sacra”.