
In questa terza intervista Giorgia dialoga con Paola Voltolina, responsabile Pari Opportunità Uisp Torino, sulla profonda misoginia e sessismo che ancora attanagliano il mondo dello sport rendendolo di fatto, nonostante la pubblicazione della Carta dei diritti delle donne dello sport del 1985, modificata e ratificata nel 2014, un contesto per soli uomini.
Il professionismo femminile nello sport non solo non è quasi retribuito in moltissimi ambiti ma non è legalmente considerato tale.
Le donne sotto il patriarcato sportivo rimangono dilettanti pur essendo professioniste.
Ogni giorno giornali e telegiornali ci ricordano che le donne nello sport, come nella vita, hanno valore solo come oggetto sessuale, che se alzano la testa sono ‘isteriche’ e se parlano di calcio ‘danno la nausea agli uomini’ . Le donne che chiedono contributi per fare sport sono ‘quattro lesbiche’ o ‘delle handicappate‘ secondo i maschi di potere.
Per un mondo equo, anche nello sport, non possiamo smettere di lottare!
